COMAL - LA QUALITA' NON E' SOLO UNA PAROLA. E' UNA GARANZIA
20 giugno 2025
La qualità si costruisce passo dopo passo, controllando ogni fase.
In Comal, ogni lotto è tracciato dall’ingresso della materia prima fino alla spedizione finale.
Un controllo totale e certificato, reso possibile grazie a un’infrastruttura integrata che unisce macchinari interconnessi in ottica Industria 4.0 e un sistema MES proprietario, in grado di raccogliere, monitorare e storicizzare tutti i dati di produzione in tempo reale.
La tecnologia è solo una parte del loro approccio.
Il controllo qualità lavora in modo integrato con ogni fase produttiva, dalla selezione della materia prima alla lavorazione, fino alla logistica. Ogni passaggio viene verificato e validato, unendo dati oggettivi raccolti dai sistemi interconnessi e l’esperienza del nostro personale specializzato.
Questa sinergia tra innovazione e competenza permette di offrire ai nostri partner una filiera trasparente, tracciabile e costantemente sotto controllo.
Per Comal, qualità significa responsabilità, dal primo ingrediente all’ultima consegna.

Nel 1983, durante una delle tante visite ai supermercati, Sandro e Claudio – fondatori di Comal – notarono un prosciutto cotto dall’aspetto scuro e insolito, importato dal Belgio. L’estetica non era convenzionale, ma il sapore e l’idea lo erano eccome. Fu in quella circostanza che nacque un’intuizione destinata a lasciare il segno: chiamarlo “cotto alla brace” per spiegare l’affumicatura e portarlo in Italia come nuova proposta commerciale. Nel 1990, con l’apertura del primo stabilimento produttivo Comal a Novi di Modena, quel prosciutto fu il primo ad entrare in lavorazione. Il suo nome? Il Cotto di Orazio, dedicato a uno storico collaboratore che lo ha reso iconico, vendendolo con passione in tutta Italia. Affumicato, deciso, riconoscibile: Il Cotto di Orazio è molto più di una referenza. È la sintesi di un’intuizione, di un mercato compreso in anticipo e di una storia che continua ancora oggi.